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Carenza o eccesso di potassio: cause e sintomi
Il potassio è un minerale che si assume su base quotidiana attraverso l’alimentazione ed è importantissimo per il corretto funzionamento dell’organismo; esso è coinvolto in numerose funzioni biologiche. Tra tutte, le più importanti sono:
- pressione sanguigna e battito cardiaco;
- bilancio idrico;
- contrazione muscolare e salute delle ossa;
- trasmissione degli impulsi nervosi.
Buona parte del potassio presente nell’organismo è situato all’interno delle cellule e, quando il livello diventa eccessivo o carente, si possono presentare gravi conseguenze.
Eccesso di potassio
L'eccesso di potassio può essere causato da un malfunzionamento dei reni, e si manifesta con crampi o debolezza muscolare, squilibri di pressione, affaticamento e tachicardia. Definito anche come iperpotassemia o iperkaliemia, è molto pericoloso, soprattutto in casi di patologie che colpiscono le persone anziane, come ipertensione arteriosa e cardiopatia. I reni ammalati, che non filtrano e non svolgono a pieno le loro funzioni, non riescono a smaltire il potassio in eccesso, che si accumula e rischia di causare gravi danni alla salute. Altre cause possono essere la disidratazione, un eccessiva assunzione tramite l’alimentazione, terapie con diuretici che impediscono o riducono l’escrezione del potassio, crisi emolitiche causate da malattie del sangue o da trasfusioni.
Un’alimentazione capace di ridurre il potassio in eccesso, prevede una diminuzione del consumo di:
- tè, caffè, cacao;
- frutta secca, come datteri, prugne, uvetta;
- arachidi, olive, pinoli, mandorle;
- banana, kiwi, avocado, ciliegie;
- verdure quali barbabietole, pomodori maturi, carciofi, cavoli, finocchi, indivia, lattuga, rucola, spinaci.
Carenza
La carenza di potassio, nota come ipokaliemia, è condizione che si presenta con sintomi, più o meno acuti, come stanchezza, debolezza o crampi muscolari, nausea, sonnolenza, palpitazioni e costipazione. Quando i livelli di potassio, sono molto bassi, è possibile riscontrare delle anomalie del ritmo cardiaco, soprattutto se già si soffre di patologie cardiovascolari. La carenza può essere dovuta all’assunzione di farmaci diuretici, oppure all’uso eccessivo di lassativi; in altri casi può esserci una carenza in seguito a episodi di diarrea o di vomito prolungato, a causa di una malattia renale, di disturbi metabolici o dell'alimentazione. Spesso, insieme alla carenza di potassio, può esserci anche una carenza di magnesio. Per tornare ad avere i giusti valori nel sangue, può essere sufficiente aumentarne l’apporto con l’alimentazione, assumendo i cibi sopra-elencati.
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