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Allergia al sole: come riconoscerla e curarla
02 agosto 2018

Allergia al sole: come riconoscerla e curarla

Non per tutti il sole è simbolo di buonumore e benessere. Circa il 10% della popolazione, infatti, soffre di allergia al sole, anche chiamata fotosensibilità, un disturbo dermatologico che, seppur non pericoloso, può peggiorare significativamente la qualità della vita di chi lo sperimenta, poiché comporta non pochi disagi, spesso proprio nel periodo delle vacanze.

Scopriamo insieme come riconoscere e curare questa fastidiosa condizione!

Si tratta di una vera e propria forma allergica, causata da una risposta anomala delsistema immunitario,dovuta a semplice esposizione alla luce solare, che si sfoga prettamente su alcune parti del corpo: collo, dorso delle mani, braccia e parte inferiore delle gambe.

Solitamente si manifestacon i seguenti sintomi:

·         Eruzioni cutanee

·         Arrossamenti

·         Prurito

·         Bolle simili a punture d’insetto.

Secondo la gravità della reazione, è possibile, in alcuni casi anche la comparsa di orticaria e vesciche.

Negli ultimi dieci anni, i casi di allergia al sole sono raddoppiati, complici le cattive abitudini, l’esposizione al sole irresponsabile e l’assottigliamento dello strato di ozono che lascia filtrare maggiormente i raggi UV.

Le donne sono le più colpite, in particolar modo quelle dalla pelle sensibile, e rappresentano circa l’80% dei pazienti con questa patologia.

Possiamo distinguere varie forme di fotosensibilità, tra le quali:

·         Dermatite polimorfa solare, la più comune, causata da scottature e ustioni solari. Può essere di tipo ereditario se appare già durante l’adolescenza.

·         Dermatite fotoallergica, provocata dall’interazione di alcune tipologie di farmaci o cosmeticiche aumentano la fotosensibilità della pelle.

·         Orticaria solare,più rara rispetto alle precedenti; si tratta di un’allergia cronica che colpisce fin dalla giovane età, per semplice esposizione solare.

Qualora si manifestassero uno o più sintomi, oppure si sospettasse di soffrire di allergia al sole, sarà opportuno consultare ilmedicoche, attraverso esami specifici, eseguirà la diagnosi.

Il più efficace e immediato èil test di fotosensibilità, che consiste nell’esporre una piccola porzione di pellea una luce ultravioletta, capace di simulare i raggi solari,per poi monitorarne eventuali reazioni.

In caso si riceva la conferma di essere soggetti allergici al sole, grazie a cure ed accortezze, la condizione può migliorare significativamente.

In primo luogo, le esposizioni solari dovranno essere sospese fino a terapia ultimata.

Tra i rimedi più validi troviamo gli impacchi freschi e l’assunzione di farmaci antistaminici nella fase acuta.

Molto utili gli integratori in compresse a base di betacarotene, l’applicazione cutanea di creme cortisoniche sulle eruzioni, e un trattamento ambulatoriale, chiamato fototerapia.

 

Infine, è importante ricordare che la prevenzione è sempre la medicina migliore.

Pertanto, la prima mossa per coloro che soffrono di allergia al sole è sicuramente quella di proteggersi.

In che modo? Ecco qualche consiglio:

 

·         Utilizzare una crema anti-UV, con filtri molto alti, che schermi sia dagli UVA sia dagli UVB.

·         Indossare occhiali da sole, cappelli e abiti coprenti.

·         Sostituire eventuali farmaci, cosmetici,profumi o deodoranti fotosensibilizzanti, che possono scatenare la reazione allergica della pelle.

·         Evitare la luce diretta del sole nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 16.

 

Hai dubbi o necessiti di ulteriori informazioni sull’allergia al sole? Contattaci… lo staff ZiliottiGroup risponderà a tutte le tue domande!

Tag allergie, allergia al sole