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Allergia al sole: come riconoscerla e curarla
Non per tutti il sole è simbolo di buonumore e benessere.
Circa il 10% della popolazione, infatti, soffre di allergia al sole, anche chiamata fotosensibilità, un disturbo dermatologico che, seppur non
pericoloso, può peggiorare significativamente la qualità della vita di chi lo sperimenta,
poiché comporta non pochi disagi, spesso proprio nel periodo delle vacanze.
Scopriamo insieme come riconoscere e curare questa fastidiosa
condizione!
Si tratta di una vera e propria forma allergica, causata da una risposta anomala delsistema immunitario,dovuta a semplice esposizione
alla luce solare, che si sfoga
prettamente su alcune parti del corpo: collo, dorso delle mani, braccia e parte
inferiore delle gambe.
Solitamente si manifestacon i seguenti sintomi:
·
Eruzioni
cutanee
·
Arrossamenti
·
Prurito
·
Bolle
simili a punture d’insetto.
Secondo la gravità della reazione, è possibile, in alcuni
casi anche la comparsa di orticaria
e vesciche.
Negli ultimi dieci anni, i casi di allergia al sole sono
raddoppiati, complici le cattive abitudini, l’esposizione al sole
irresponsabile e l’assottigliamento dello strato di ozono che lascia filtrare
maggiormente i raggi UV.
Le donne sono le più colpite, in particolar modo quelle dalla
pelle sensibile, e rappresentano circa l’80% dei pazienti con questa patologia.
Possiamo distinguere varie forme di fotosensibilità, tra le quali:
·
Dermatite polimorfa solare, la più comune, causata da
scottature e ustioni solari. Può essere di tipo ereditario se appare già
durante l’adolescenza.
·
Dermatite fotoallergica, provocata dall’interazione di
alcune tipologie di farmaci o cosmeticiche aumentano la fotosensibilità della pelle.
·
Orticaria solare,più rara rispetto alle precedenti;
si tratta di un’allergia cronica che colpisce fin dalla giovane età, per semplice
esposizione solare.
Qualora si
manifestassero uno o più sintomi, oppure si sospettasse di soffrire di allergia
al sole, sarà opportuno consultare
ilmedicoche, attraverso esami
specifici, eseguirà la diagnosi.
Il più efficace e immediato èil test di fotosensibilità, che consiste nell’esporre una piccola porzione
di pellea una luce ultravioletta,
capace di simulare i raggi solari,per poi monitorarne eventuali reazioni.
In caso si riceva la conferma di essere soggetti allergici al
sole, grazie a cure ed accortezze, la condizione può migliorare significativamente.
In primo luogo, le
esposizioni solari dovranno essere sospese fino a terapia ultimata.
Tra i rimedi più
validi troviamo gli impacchi freschi
e l’assunzione di farmaci antistaminici
nella fase acuta.
Molto utili gli
integratori in compresse a base di betacarotene,
l’applicazione cutanea di creme cortisoniche
sulle eruzioni, e un trattamento
ambulatoriale, chiamato fototerapia.
Infine, è importante ricordare
che la prevenzione è sempre la
medicina migliore.
Pertanto, la prima mossa per coloro che soffrono di allergia al
sole è sicuramente quella di proteggersi.
In che modo? Ecco
qualche consiglio:
·
Utilizzare
una crema anti-UV, con filtri molto
alti, che schermi sia dagli UVA sia
dagli UVB.
·
Indossare
occhiali da sole, cappelli e abiti coprenti.
·
Sostituire
eventuali farmaci, cosmetici,profumi o deodoranti fotosensibilizzanti, che possono scatenare la reazione allergica
della pelle.
·
Evitare
la luce diretta del sole nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 16.
Hai dubbi o necessiti
di ulteriori informazioni sull’allergia al sole? Contattaci… lo staff ZiliottiGroup risponderà a tutte le tue
domande!